Ieri mattina, guardando i tuoi occhi
ho pensato alle onde maestose
al fortunale da cui emergesti
creatura marina, rigata di sale.
Mentre il sole ti giocava fra i riccioli
e sulla pelle, palpitante di luce,
correvano impazziti i nostri minuti,
ho intravisto il temuto istante
in cui ti scuoterai dal torpore
e con un guizzo ricorderai
di appartenere all’oceano.
Una risposta su “Sirena”
ciao andrea…sono marco…il più accanito fun dei deja…quello che vi segue nelle trasferte di cinzia gangi…sguazzando tra i vostri siti mi meraviglio e mi sorprendo di quanto siate mitici entrambi…. bella cmq “sirena”….l’hai scritta tu….altrimenti di chi è..??? che storia….tu e serena avete anche inciso qualcosa da solisti…fatemi sapere di più…